Tuffi tecnica

Il tuffatore sfrutta l’altezza degli attrezzi ( e l’elasticità nel caso dei trampolini) per eseguire le acrobazie aree chiamate appunto “tuffi” a ciascuna delle quali è attribuito uno specifico grado di difficoltà. Ogni tuffo possiede uno schema di esecuzione che varia secondo le tecniche. Lo schema mentale non è altro che una collezione di posizioni (immagini) che vanno assunte di seguito e si accompagnano ad uno schema di sensazioni che deve corrispondere.

Le tipologie di esecuzione del tuffo sono suddivise in sei categorie e sono specificate dal primo numero presente nel codice identificativo di ciascun tuffo:

1 = Avanti - il tuffatore salta guardando avanti e ruota in avanti

2 = Indietro - il tuffatore salta guardando l'attrezzo e ruota indietro

3 = Rovesciato - il tuffatore salta guardando la piscina ma ruota indietro

4 = Ritornato - il tuffatore salta rivolto verso l'attrezzo e ruota in avanti

5 = Avvitamento - Il busto viene rotato a destra o a sinistra, il braccio destro (nel caso di avvitamenti verso destra) si porta teso verso l’addome flettendosi all’ultimo, mentre il sinistro si eleva sempre flettendosi e la mano va a posizionarsi dietro alla nuca. Il corpo e il capo sono nella massima estensione mentre, la rotazione iniziata dal busto, dopo l’estensione delle gambe, si propaga a tutto il corpo che cerca di dare la minima resistenza alla rotazione. La posizione di avvitamento può essere assunta anche con le braccia raccolte sul petto, posizione vantaggiosa perché consente di raccogliere meglio le masse sull’asse di rotazione nel caso di un salto mortale.

6 = Verticale - solo nella gare da piattaforma, comprende qualunque tuffo nel quale si parta dalla posizione verticale. Ciò che maggiormente caratterizza i tuffi dalla verticale è la posizione di partenza; al limite della piattaforma il tuffatore si porta in posizione verticale reggendosi sulle braccia e mantenendo teso il resto del corpo.

La lettera che appare nel codice identifica invece la posizione nella quale il tuffo deve essere eseguito

A = teso

La posizione da assumere durante il teso è la seguente: capo eretto, sguardo in avanti, corpo teso, braccia protese in fuori formando una linea con le spalle, cioè ad angolo retto con il corpo. Le rotazione eseguibili in questa posizione prevedono braccia tese al corpo con le palme sulle cosce oppure braccia raccolte al petto.

B = carpiato

Il carpiato può essere essenzialmente eseguito in due differenti modalità. Nel caso non siano previste rotazioni le mani devono toccare le punte dei piedi, le braccia e le gambe sono tese. Se, al contrario, il tuffo prevede rotazioni le braccia devono aiutare a mantenere la carpiatura che, per effetto della forza centrifuga, tenderebbe ad aprirsi, di conseguenza stringono le gambe al busto: le mani fanno presa nella cavità del ginocchio e le braccia formano un angolo acuto con i loro segmenti.

C = raggruppato

Tutto il corpo è in massima raccolta, quindi le ginocchia sono strette al petto, le mani stringono la gamba alla coscia  e aiutano a tenere chiusa  la posizione stessa durante i giri.

D = libero

La posizione “libero” indica qualsiasi combinazione delle altre posizioni ed è usata solamente nei tuffi con avvitamento.

Tutti gli esercizi sono catalogati. Ogni tuffo è identificato da un numero a tre cifre (quattro nel caso degli avvitamenti) e da una lettera. La prima cifra indica a quale dei sei gruppi appartiene il tuffo (avanti - indietro - rovesciato - ritornato - avvitamento - verticale). La seconda cifra può essere 0 o 1 nel caso la partenza del tuffo venga eseguita da fermi o al volo; per quanto riguarda quest'ultima ipotesi il tuffatore dopo lo stacco deve eseguire almeno 180° di rotazione in posizione tesa. Nei tuffi con avvitamento e nelle verticali la seconda cifra indica uno dei primi 4 gruppi di tuffi di appartenenza (avanti - indietro - rovesciato - ritornato). La terza cifra indica i mezzi salti mortali eseguiti (1 = mezzo salto, 2 = un salto ecc). Se si tratta di un tuffo con avvitamenti abbiamo anche una quarta cifra, indice dei mezzi giri effettuati (1 = mezzo giro, 2 = un giro ecc). Infine la lettera (A B C D) rivela quale delle quattro posizioni sarà utilizzata per l’esercizio ( tesa - carpiata - raggruppata - libera).

fisica

L’arte dei tuffi ruota intorno a importantissimi principi della fisica. Proponiamo l’esempio di un tuffo dal trampolino nel quale gli atleti si lanciano verso l’alto in posizione verticale, si rannicchiano e poco prima di entrare in acqua si distendono nuovamente. Nella fase in cui assumono una posizione rannicchiata ruotano velocemente intorno ad un’asse orizzontale; la velocità di rotazione si riduce drasticamente nel momento in cui riassumono la posizione distesa. Quando il corpo si stacca dal trampolino deve necessariamente avere impressa una velocità di rotazione perché se così non fosse non riuscirebbe a ruotare rapidamente rannicchiandosi. Il moto degli atleti è giustificato dalla fisica sulla base del principio della conservazione del moto angolare. Esso afferma che se un sistema è isolato (non più a contatto con il trampolino), la fase in cui viene conservata la quantità di moto, che dipende dalla velocità di rotazione e dalla distribuzione delle masse attorno all’asse di rotazione, resta costante. Quando l’atleta si rannicchia, le masse del corpo si avvicinano all’asse di rotazione provocando un aumento della velocità di rotazione; quando invece si distende nuovamente le masse si allontanano dall’asse di rotazione producendo una diminuzione dell’asse di rotazione.

programma tecnico delle gare

Trampolino da 1 metro

La gara femminile dal trampolino di 1 metro comprende 5 tuffi scelti in gruppi differenti senza limite di difficoltà. Questo vale per ogni prova della gara. La gara maschile dal trampolino di 1 metro comprende 6 tuffi senza limite di difficoltà, dei quali un tuffo dovrà essere scelto da ogni gruppo, più un tuffo aggiunto che potrà essere scelto da qualsiasi gruppo. Questo varrà per ogni prova della gara.

Trampolino da 3 metri

La gara eliminatoria femminile dal trampolino di 3 metri comprende 5 tuffi da gruppi differenti senza limite di difficoltà. La gara semifinale femminile dal trampolino di 3 metri comprende 5 tuffi da gruppi differenti il cui coefficiente totale non dovrà superare 9.5. La gara finale femminile dal trampolino di 3 metri comprende 5 tuffi da gruppi differenti senza limite di difficoltà. La gara eliminatoria maschile dal trampolino di 3 metri comprende 6 tuffi senza limite di difficoltà, dei quali un tuffo dovrà essere scelto da ogni gruppo più un tuffo aggiunto che potrà essere scelto da qualsiasi gruppo. La gara semifinale maschile dal trampolino di 3 metri comprende 5 tuffi da gruppi differenti il cui coefficiente totale di difficoltà non dovrà superare 9.5. La gara finale maschile dal trampolino di 3 metri comprende 6 tuffi senza limite di difficoltà, dei quali un tuffo dovrà essere scelto da ogni gruppo più un tuffo aggiunto che potrà essere scelto da qualsiasi gruppo.

Piattaforma

La gara eliminatoria femminile dalla piattaforma comprende 5 tuffi da gruppi differenti senza limite di difficoltà. La gara semifinale femminile dalla piattaforma comprende 4 tuffi da gruppi differenti con un coefficiente di difficoltà totale non superiore a 7,6. La gara finale femminile dalla piattaforma comprende 5 tuffi da gruppi differenti senza limite di difficoltà. La gara eliminatoria maschile dalla piattaforma comprende 6 tuffi da gruppi differenti senza limite di difficoltà. La gara semifinale maschile dalla piattaforma comprende 4 tuffi da gruppi differenti con un coefficiente di difficoltà totale non superiore a 7,6. La gara finale maschile dalla piattaforma comprende 6 tuffi da gruppi differenti senza limite di difficoltà.

Ai Giochi Olimpici, Campionati del Mondo e Coppe del Mondo dovranno essere eseguiti solo tuffi dalla piattaforma di 10 metri. In tutte le altre manifestazioni i tuffi potranno essere eseguiti dalle piattaforme di 10 metri, 7.5 metri o 5 metri.

Tuffi Sincronizzati

La competizione di tuffi Sincronizzati coinvolge due tuffatori in azione contemporaneamente dai trampolini o dalla piattaforma. Nella gara viene considerato sia l’esecuzione individuale dei tuffi che come la coppia sincronizzerà la propria esecuzione. La gara comprende 5 turni differenti di tuffi: 2 turni con un coefficiente di difficoltà assegnato di 2.0 per ogni tuffo, senza tenere conto del valore risultante dalla formula, e 3 turni di tuffi senza limite di difficoltà. Nei 5 turni di tuffi si dovrà procedere come segue:

• Almeno un turno comprendente una partenza fronte all’acqua da parte di entrambi i tuffatori

• Almeno un turno con partenza spalle all’acqua da parte di entrambi i tuffatori

• Almeno un turno con una combinazione di partenza fronte all’acqua e spalle all’acqua.

metodo di giudizio

Esecuzione del tuffo

Voti interi o mezzi voti saranno utilizzati a partire da 0 fino a 10, secondo l’opinione del giudice e secondo i seguenti criteri:

• Completamente mancato - punti 0

• Insoddisfacente - punti 1/2 – 2

• Carente - punti 2 1/2 – 4 1/2

• Soddisfacente - punti 5 – 6

• Buono - punti 6 1/2 – 8

• Ottimo - punti 8 1/2 – 10

Tutti i tuffi devono essere eseguiti dai tuffatori da soli, senza alcun aiuto di altra persona. E’ consentito però dare assistenza fra un tuffo e un altro. Quando un giudice sta giudicando un tuffo, non deve essere influenzato da altro fattore che non sia la tecnica e l’esecuzione del tuffo. Il tuffo deve essere considerato senza riferimento al raggiungimento della posizione di partenza, alla difficoltà del tuffo o a qualsiasi movimento sotto la superficie dell’acqua.

Gli elementi da prendere in considerazione sono la tecnica e l’eleganza durante:

• la posizione di partenza

• la rincorsa

• la partenza

• il volo

• l’entrata in acqua.

Le regole per i tuffi individuali sono applicate anche nell’esecuzione dei tuffi sincronizzati. I fattori da considerare nella valutazione dei tuffi sincronizzati sono:

• la rincorsa

• la partenza, includendo la parità di elevazione

• la coordinazione nel tempismo dei movimenti durante il volo

• la somiglianza degli angoli di entrata

• il paragone della distanza dal trampolino / piattaforma all’entrata

• la coordinazione nel tempismo di entrata in acqua

effetti piscofisici

Lo sport dei tuffi è riservato ad un elite; richiede doti di padronanza motoria, di coordinazione neuromuscolare, di destrezza, di mobilità articolare, di tempismo, di attenzione, di decisione, di coraggio, di volontà che si configurano sotto il segno della eccezionalità. Due degli effetti positivi più evidenti in chi pratica lungamente lo sport dei tuffi sono la conquista della padronanza del proprio corpo e il miglioramento degli schemi ideomotori. Il tuffatore è allenato a percepire le posizioni dei vari segmenti del suo corpo rispetto al corpo steso e rispetto all’ambiente che lo circonda. Nel tuffatore si sviluppa anche un notevole senso di equilibrio essendo i centri vestibolari molto sollecitati. Il centro vestibolare è un elemento fondamentale per il tuffatore e talvolta è possibile che si manifestino disturbi in grado di turbare temporaneamente le esperienze sensorie dell’atleta. Infine viene notevolmente sensibilizzata l’attenzione che, in caso di necessità, anche dopo lungo tempo è viva e pronta correndo in parallelo con la sensibilità motoria.

valori

Le caratteristiche di questo sport possono essere paragonate a quelle della ginnastica e del pattinaggio artistico, sport individuali, particolarmente tecnici che richiedono molto sacrificio, dedizione, passione e che danno solamente soddisfazioni nell’ambito sportivo. Significativa è l’amicizia che nasce con l’avversario e che è alla base di tutti i rapporti interpersonali durante le varie gare dove, per molti anni, si incontrano praticamente gli stessi atleti, con i quali si fraternizza perché si è accomunati da uno stesso interesse sportivo, da analoghi gusti e da condivise aspirazioni. Questo perché, più che contro l’avversario, il tuffatore deve lottare contro se stesso, contro i suoi mezzi e, quindi, la tendenza in gara è di vivere interiormente un’infinità di sentimenti, di incertezze, di speranze. Un microcosmo di immensa estensione morale, ma estremamente chiuso fino alla impenetrabilità. Fondamentale risulta essere la concentrazione che non permette distrazioni o emozioni eccessive e che spesso contiene il segreto della vittoria.