QUANDO I SOGNI SI AVVERANO

rio 2016: il giorno dell'argento olimpico

Come ci si sente ad afferrare un sogno? Dovremmo chiederlo a loro, a Tania e a Francesca, le nostre ragazze d'argento, non un argento come gli altri, una medaglia olimpica inseguita e costruita anno per anno, giorno per giorno, tuffo per tuffo. Sotto al cielo plumbeo di Rio lacrime e abbracci ma anche tanta tensione prima di leggere la classifica finale: Cina, Italia, Australia. Quanto abbiamo atteso questo risultato? Quante parole, pronostici, calcoli al centesimo, piccoli gesti scaramantici, quanti "se" e quanti "ma", quante speranze.
E poi accade. Con la testa leggera salgono quel gradino alla destra di Shi Tingmao e Wu Minxia, insieme a loro saliamo tutti noi, commossi nel vederle realizzare il loro sogno.

La storia sportiva di Tania e Francesca inizia con l'oro all'europeo di specialità a Torino 2009 e con l'argento iridato di Roma, sempre nel 2009. L'amicizia e l'intesa tra l'atleta allenata dal papà e CT azzurro Giorgio Cagnotto e l'atleta scoperta dal tecnico Giuliana Aor ha invece radici molto più profonde e risale ai primi tuffi in piscina, tra Trento e Bolzano. Insieme le azzurre hanno vinto 8 titoli europei e sono state due volte Vice Campionesse del Mondo. In mezzo quel 29 Luglio 2012 a Londra quando i 314.10 punti non bastano a strappare il bronzo olimpico alle canadesi Abel e Heymans, distanti solo 2 punti e 70 centesimi.

Oggi a Rio è una giornata particolarmente ventosa e il cielo è coperto di nuvole. La finale olimpica si svolge all'aperto nello stesso impianto che a Febbraio ha ospitato la Coppa del Mondo: proprio qui Tania e Francesca hanno staccato il pass per accedere ai Giochi di Rio dopo averlo mancato con il quinto posto del Mondiale di Kazan. Un mese prima la nostra coppia ha fatto i conti con il meteo avverso al grand prix di casa, nello splendido Lido di Bolzano. Allora tanto freddo e sferzate di vento prima di ogni tuffo, oggi le condizioni sono migliori ma la posta in gioco è di tutt'altra portata.

In gara 8 coppie, oltre alle nostre azzurre, Malesia, Cina, Gran Bretagna,  Brasile, Australia, Canada e Germania. Come sempre si entra in gara con i primi due tuffi obbligatori, espressione dell'eleganza e dell'affiatamento delle singole coppie. Tania e Francesca aprono la loro gara con 51.60 e proseguono con 50.40 superando così i 100 punti. Mentre la Cina inizia a costruire la sua gara "parallela" fatta di punteggi ancora inarrivabili, le avversarie più temibili per le azzurre rivelano imprecisioni e insicurezze. L'Italia mette da parte un primo, prezioso seppure non ancora determinante, bottino di punti lasciandosi alle spalle Australia, Canada e Malesia per iniziare i tuffi liberi in seconda posizione.

Ad aprire la serie un'ottima Malesia seguita dal doppio e mezzo avanti con un avvitamento di Tania e Francesca, tuffo da 71 punti e 10 centesimi, grinta ed eleganza per le nostre portacolori. Con i liberi iniziano anche gli errori e mentre Brasile, Gran Bretagna e Germania rimangono indietro non decolla nemmeno la gara delle nostre dirette avversarie, Australia e soprattutto Canada che paga l'ingresso scarso di Jennifer Abel.

La quarta rotazione è già il momento della verità per Tania e Francesca. Insieme affrontano il presalto che le porta a compiere i tre salti mortali e mezzo avanti del loro penultimo tuffo. Qualcosa non funziona alla perfezione, a dispetto di quanto accade nelle centinaia di tuffi in allenamento, in aria si nota una differenza tra le nostre due atlete recuperata poi nell'entrata. I punti sono "solo" 66.3 e inizia la rincorsa, la sofferenza che inevitabilmente accompagna momenti delicati come questo.

Nonostante l'incertezza Tania e Francesca sono ancora seconde prima dell'ultima rotazione, le malesi hanno infatti sbagliato il doppio e mezzo ritornato, la grinta dell'australia e i suoi 67 punti non sono bastati a superare le azzurre mentre Pamela Ware entra abbondante nel triplo e mezzo del Canada.

L'ultimo tuffo, il tuffo della vita. Per Tania e Francesca è il doppio e mezzo ritornato carpiato, il cavallo di battaglia di Francesca che nel tempo ha saputo trascinare la sua compagna più esperta. Un respiro in due mentre Tania conta sospesa sull'acqua. Un disegno nell'aria, un volo elegante e pulito che ci regala una gioia immensa non appena spariscono sotto al pelo dell'acqua. I punti sono 74.7  (313.83 il totale) il sogno diventa sempre più reale. Dopo la rinuncia alla corsa per le medaglie della Malesia attendiamo la conclusione delle amiche rivali canadesi che oggi rimangono lontane dal loro standard chiudendo a 67.54 e cedendo il posto sul podio alla coppia australiana.

Un tuffo dura meno di due secondi, i cinque tuffi della finale olimpica d'argento di Tania e Francesca durano una vita intera. Torniamo sul podio ai Giochi dopo l'ultimo bronzo di papà Giorgio in quel lontano Luglio di Mosca 1980. E questa sera rimaniamo ancora un po' li, a contemplare le nostre ragazze sul podio con i loro occhi lucidi e quella sensazione strana che molto probabilmente si chiama felicità.