La nazionale italiana di tuffi

Noemi Batki

Noemi è nata a Budapest il 12 Ottobre 1987.

Società

C.S. Esercito/Trieste Tuffi

Tecnico

Nagy Ibolya, madre dell'atleta

Specialità

Piattaforma, trampolino 1m e 3m

Piazzamenti

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L’articolo che riportiamo (tratto da “Aspettando gli angeli rosa” di Fabio Perfetto) riguarda la Coppa Pechino 2006, in cui Noemi vince la gara nella piattaforma:

"Nella finale della piattaforma donne, Noemi Batki dopo aver puntato su un programma dai cinque metri nel turno precedente, ha proposto subito un doppio salto mortale e mezzo all'indietro dai dieci metri: un boato ha accolto la magistrale entrata in acqua della bellunese. É stato l'inizio della sfida con la più quotata Valentina Marocchi, finalista agli scorsi Mondiali. Da un lato vi era Noemi che, avendo meno da perdere, nonostante la sconfitta dal trampolino maturata all'ultimo salto, era tranquilla e soprattutto galvanizzata da quell'inizio pirotecnico, dall'altro la Marocchi che sapeva di non poter sbagliare. Un'atmosfera quasi ovattata, con una platea religiosamente trepidante ma silenziosa durante l'esecuzione dei tuffi arricchita dal radioso, entusiastico, coinvolgente, felice sorriso di Noemi dopo l'esplosione di gioia seguente a quel primo capolavoro, al quale sarebbero seguite altre tre ottime esecuzioni. Forse solo l'ultimo tuffo non era all'altezza. Ma ormai il vantaggio su Valentina era sicuro, e le due rivali si abbracciavano al termine delle gara: scusate la retorica, ma questo è sport."

Dichiarazioni dopo il Bronzo degli Europei di Eindhoven 2008 in coppia con Tania Cagnotto dai 10m: “In casa siamo tre sorelle, tutte tuffatrici, abbiamo preso da mamma: Tunde ha 14 anni, Estilla ne ha 11, segnatevi il suo nome, è fortissima”. Riferito a Tania: “Lei è un esempio, e le invidio la costanza che ci mette negli allenamenti e poi in gara”.

Michele Benedetti

Michele è nato a Parma il 17 Gennaio 1984.

Società

Marina Militare/S.S. Lazio Nuoto

Tecnico

Domenico Rinaldi

Specialità

Ha gareggiato per anni dalla piattaforma sia individuale che sincronizzata con Francesco Dell’Uomo, ora gareggia dai trampolini 3m e 1m

Piazzamenti

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Della medaglia di Budapest 2006 Michele dice "Abbiamo lavorato molto bene - si è visto soprattutto quando nel tuffo e mezzo rovesciato siamo riusciti a partire perfettamente coordinati". […]"L'ultimo tuffo è stato decisivo. L'avevamo sbagliato in mattinata e subito riprovato in vista della finale. Ora dobbiamo preparare al meglio i Mondiali che qualificano alle Olimpiadi. Vogliamo esserci".

Michele è cugino per parte di mamma dei fratelli Marconi e, dopo la medaglia di Budapest, dice “ Non sono più la pecora nera della famiglia”. Viene definito un ragazzo sveglio che non teme le nuove avventure. Quest’anno ha studiato negli Stai Uniti all’Arizona State University ed è deciso a rimanere almeno altri tre anni. Ha sfruttato una borsa di studio e riesce ad allenarsi con Francesco solo d'estate o quando torna in vacanza in Italia. Eppure non gli piacciono gli Usa e nemmeno gli americani. Ammette di essere il più “matto” della coppia ma “per saltare da lassù, bisogna essere tosti”.

Il cugino di Michele, Nicola Marconi, lo avrebbe scelto come protagonista di un suo cortometraggio, suo hobby personale, sostenendo “ Ha il fisico del ruolo!”. Michele è anche uno dei protagonisti dei video del sito internet gestito da Nicola, www.dementi.it

Francesca Dallapè

Francesca è nata a Trento il 24 Giugno 1986.

Società

C.S. Esercito/ Buonconsiglio Nuoto.

Tecnico

Giuliana Aor

Specialità

Trampolino 1m, trampolino 3m, sincronizzato dal trampolino 3m prima con Noemi Batki e attualmente con Tania Cagnotto.

Piazzamenti

Altre informazioni

Estratto da articolo dedicato a Francesca Dallapè: «Il tuffo, la Francesca, ce l’ha nel sangue ma le manca ancora un po’ di cervello per diventare una campionessa. Ci proviamo ad eliminare i difetti. Spesso inizia bene le cose ma non le finisce» aveva detto l’allenatrice Giuliana Aor, qualche anno fa in un’intervista su un quotidiano locale con molta schiettezza. Da allora Francesca ne ha fatti di passi da gigante, tanto da inserirsi tra le migliori in Italia non solo nel sincro (dove non la batte nessuno) ma anche nel trampolino individuale. «Ho cominciato ad affacciarmi nel panorama internazionale dei tuffi quando ho vinto la medaglia d’argento ai Campionati Europei Juniores del 2004 – racconta Francesca - Da quel momento un’ascesa continua, grazie anche al lavoro incessante della mia allenatrice Giuliana, che mi segue a tempo pieno. Proprio lei mi ha scoperta durante un corso di nuoto, all’età di sei anni, perchè adoravo tuffarmi anziché fare gli esercizi di tecnica. Io e Giuliana abbiamo un rapporto privilegiato e lei mi da anche consigli di vita, non solo di sport. Ma abbiamo sempre mantenuto un ruolo distinto tra allenatrice e atleta. E questa è anche la nostra forza». Cresciuta all’ombra della fenomenale Tania Cagnotto, che più di lei ha il fatto che è figlia d’arte e dispone del Centro federale a Bolzano trainato dal padre Giorgio, Francesca sta guadagnando terreno a passi lesti, nonostante la grave carenza che esiste in "patria". Nella piscina Manazzon di Trento, infatti, che messa com’è messa avrà vita breve, deve limitarsi a praticare l’attività sul trampolino, perchè manca la piattaforma «Per fortuna adesso posso allenarmi tre volte alla settimana a Bolzano, assieme agli altri della Nazionale. Così mi sento meno sola (a Trento sarebbe l’unica tuffatrice, e le altre della squadra hanno al massimo 10 anni)». Fidanzata con Manuel da tre anni e mezzo «però ci riserviamo i nostri spazi e non stiamo sempre insieme», Francesca, vive a Trento con i genitori, il fratello Federico di 15 anni, due gatti e il cane Leo. Come tutte le ragazze della sua età adora ballare e fare tardi in discoteca, andare in giro per lo shopping, ascoltare musica, incontrare le amiche. Talvolta dopo l’allenamento si ferma anche a Bolzano, a casa Cagnotto, visto che lì c’è Tania e altre della Nazionale, come la Marocchi e dell’Uomo. «Andiamo tutti d’accordo e ci troviamo anche fuori dalla piscina. La Nazionale è la mia seconda casa dove ho trovato dei veri amici».

Francesca ha anche partecipato alle riprese del video del gruppo musicale Hana-b che recentemente ha presentato il suo disco d’esordio “Camera Oscura”. Il brano da cui è stato tratto il video si chiama “In vortice”, Francesca si esibisce in alcuni salti dal trampolino mentre la band suona sul fondo della piscina.

Tratto da un intervista prima dei preliminari sincro 3m donne ai Mondiali di Roma 2009, Francesca si riferisce a Tania: Abbiamo fatto tanti sacrifici insieme, sono andata a Bolzano 3 giorni la settimana per allenarmi, lei parla anche da amica e io cerco di seguire i suoi consigli”. – Com’è Tania in queste situazioni di tensione? “è una persona eccezionale, dal punto di vista sportivo e umano. Ci siamo allenate insieme, fatto trasferte e collegiali, lei sempre al massimo e io che le stavo dietro. Tania è un esempio e io cerco di seguire i suoi passi. Mi ha sempre aiutato tantissimo. Mi prende per mano e mi aiuta a superare le emozioni. C’è un bel feeling tra noi”.

Dichiarazioni dopo lo storico argento nel sincro 3m con Tania: “Siamo simili in tante cose, siamo solari, estroverse, ci piacciono le stese cose, a parte i ragazzi naturalmente”. “Quanto ho pianto prima di questa gara, non la finivo più, ma era la cosa migliore da fare, perché ho scaricato la tensione. Se mi fossi tenuta tutto dentro avrei compromesso la finale”.

Francesco Dell'Uomo

Francesco è nato a Colleferro l’8 Gennaio 1987.

Società

G.S. Fiamme Oro Roma / Bolzano Nuoto

Tecnico

Giorgio Cagnotto

Specialità

Piattaforma 10m, piattaforma 10m sincronizzata con Maicol Verzotto (in precedenza anche con Michele Benedetti e Andrea Chiarabini)

Piazzamenti

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Francesco, che un giorno si fa dare otto punti sulla testa per aver preso il trampolino, un altro mette placche nel pollice per avere sbagliato la presa prima di tuffarsi, rinuncia a differenza di alcuni suoi compagni a intraprendere un periodo di studi all’estero, in questo caso a Miami: “Sono troppo mammone” dichiara.

Francesco ha frequentato il Liceo Scientifico; ama uscire con gli amici e ascoltare musica rock, per la sua vacanza ideale sceglie l’Australia; vive con i genitori e la sorella Ilenia.

Maria Marconi

Maria è nata a Roma il 28 Agosto 1984.

Società

G.N. Fiamme Gialle/S.S. Lazio Nuoto.

Tecnico

Domenico Rinaldi

Specialità

Trampolino 1m e 3m

Piazzamenti

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La medaglia degli Europei di Budapest 2006 è stata un’enorme soddisfazione per Maria che è salita sul podio dopo un lungo periodo difficile in cui è stata vittima di una condizionante ernia del disco.

"Dopo i voti per l'ultimo tuffo, ho capito che avrei conquistato il bronzo, sono scoppiata in lacrime tra le braccia di Domenico - racconta Maria - La medaglia non rappresenta solo il punto più alto della mia carriera, ma è una rivincita nei confronti degli infortuni, del destino che mi ha provato, al quale ho dimostrato la voglia di continuare a essere una tuffatrice di alto livello quando ormai erano in pochi a crederlo. Desidero ringraziare la mia famiglia, lo staff della nazionale, gli amici. Tutti quelli che mi hanno sostenuto in questi due anni difficili. Grazie. Questo bronzo l'abbiamo vinto insieme".

Alcune domande a cui ha risposto Maria (le domande sono state poste dai ragazzi della Scuole Media Filattiera di Roma):

“Perchè hai scelto di praticare questo sport?”

Questa specialità mi è sempre piaciuta, fin da bambina quando vedevo i miei fratelli praticarlo. I miei genitori mi avevano iscritto a nuoto e io, pur di far capire che la mia passione erano i tuffi mi sono fatta espellere dal corso!

“È una specialità difficile?“

Abbastanza. Occorre molta concentrazione e sincronismo nei movimenti… Soprattutto quando si imparano i salti mortali e gli avvitamenti!”

“Che cosa provi quando ti tuffi?”

Mi sento leggerissima: sembra di volare!

“Devi fare molti sacrifici per praticare questo sport?”

Mi spiace molto stare lontana da casa per lunghi periodi, ma quando ci sono le gare e raggiungo buoni risultati la felicità che provo è di gran lunga maggiore a qualsiasi sacrificio.

Intervista dopo l’argento agli Europei di Torino 2009: “ Tania è stata strepitosa, le devo fare i complimenti, ha fatto una grandissima gara anche se il metro non è la sua specialità. Ma io sono comunque contentissima, sono stata regolare rimanendo sempre nelle prime posizioni. È stato davvero il Marconi-day, anche i miei fratelli sono saliti sul podio, cosa potevo chiedere di più? Dedico la medaglia ai miei parenti, alla Finanza e a tutti i miei tifosi”.

Nicola Marconi

Nicola è nato a Roma il 12 Novembre 1978.

Società

Marina Militare/ S.S. Lazio Nuoto

Tecnico

Domenico Rinaldi

Specialità

E’ attualmente il tuffatore di più lunga esperienza nella nazionale azzurra ch gareggia nel trampolino da 1m, 3m e 3m sincronizzato con il fratello Tommaso Marconi, che ha sostituito il primo compagno di Nicola, Donald Miranda. Donald Miranda è attualmente tecnico della nazionale canadese dopo una lunga carriera terminata alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.

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A 4 anni la mamma Barbara lo trovò che camminava serenamente sul cornicione di casa. A 7 anni gli dissero che era negato per i tuffi, provò con il nuoto ma si annoiava.

“Non credevo – confessa – di poter arrivare a questo punto. Quando ho cominciato a 5 anni non sapevo nemmeno che i tuffi fossero una disciplina olimpica. E’ stato un crescendo di sorprese”. Ottimista e realista, con un grande amore per lo sport che per lui “non è sacrificio, ma soltanto un piacevole impegno”, Nicola si è avvicinato a questa disciplina sportiva dietro consiglio della sua prima istruttrice di nuoto all’Aniene, Patrizia Vittorioso. “Ero pigro e scapestrato e mi consigliò di provare con i tuffi, che potevano essermi più congeniali. La prima volta mi tuffai nella piscina dell’Acquacetosa”

“Il mio sogno sarebbe quello di arrivare, nella mia disciplina sportiva, al livello di Klaus Dibiasi, che ha vinto tante medaglie olimpiche. Non disdegnerei neanche se un giorno venissi ricordato come Cassius Clay, alias Muhammad Ali, il più grande pugile di tutti i tempi. La boxe è uno degli altri sport che prediligo e poi anche lui ha cominciato per un caso fortuito, dopo essere capitato da bambino in una palestra, dove era alla ricerca della sua bicicletta rubata”.

Intervista dopo la medaglia di bronzo persa per soli 9 centesimi ai Mondiali di Roma 2009: “Sono incavolato nero, noi siamo in ritardo di anni con la preparazione, siamo stufi di fare i pellegrini di qua e di là per l’Italia”. Poi la correzione di rotta, ma con l’amarezza che non se ne va: “Dopo il salto dei tedeschi ci siamo detti che era fatta, e invece è accaduto il patatrac. Certo, brucia un po’ vedere gli altri sbagliare e andare avanti. Però con Tommaso ci siamo abbracciati, è stata una fantastica gara. E il futuro? Per adesso è un grande boh”.

Nicola è papà del piccolo Lorenzo, nato a Maggio del 2010.

Tomamso Marconi

Tommaso è nato a Roma il 17 Gennaio 1982.

Società

Marina Militare/ A.S.D. Trieste Tuffi

Tecnico

Domenico Rinaldi

Specialità

Tuffi 3m sincronizzati con il fratello Nicola Marconi, trampolino 3m , trampolino 1m

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Tommaso si occupa di seguire l’allenamento di un gruppo di tuffatori master.

Tommaso è più giovane del fratello Nicola di 4 anni ed è proprio Nicola ad averlo “trascinato” sui trampolini. Soprannominato Tommy, o «Roscio» dal colore dei capelli, oppure Poldo, Tommaso cerca di rubare il mestiere al fratello ma spesso anche i vestiti. Gran mangiatore di hamburgher e panini, era leggermente in sovrappeso e pareva non più adatto per questo sport, invece è riuscito a dimagrire. Da ragazzo giocava a calcio: 1° tempo da terzino e 2° tempo da punta nella Boreale di Roma, ma poi smise perché deluso dall'ambiente del pallone. Tifa Roma e stravede per Totti. Come Nicola, ama il rischio e ha praticato bungee jumping e rafting. Anche così trova il coraggio per tuffarsi dai trampolini.

Intervista dopo il bronzo agli Europei di Budapest nel 2006: “Credo che la nostra sincronizzazione sia stata la migliore, a volte non le capisco, le giurie. Io cambierei i regolamenti: se uno dei due sbaglia il tuffo come è successo ai russi, anche i voti per il sincro dovrebbero tenerne conto”. Loro invece, sarà per il legame di sangue, sono legati da un feeling speciale e non hanno segreti particolari per coltivarlo: “Non esistono tecniche speciali, ci si guarda solo sul trampolino, poi al momento dello stacco ognuno deve pensare a sè stesso, al suo tuffo. Per sicuramente ci aiuta avere lo stesso allenatore”.

Valentina Marocchi

Valentina è nata a Bolzano il 19 Dicembre 1983.

Società

C.S. Carabinieri/Bolzano Nuoto.

Tecnico

E’ figlia di Roberto Marocchi, ex tuffatore e attuale allenatore.

Specialità

Piattoforma individuale e sincro in coppia con Brenda Spaziani.

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Della sua esperienza alle Olimpiadi di Atene dice: "Che delusione Purtroppo non sono riuscita a contenere la tensione dell'esordio.” Valentina è stata infatti condizionata in diverse occasioni dalla tensione che non le hanno permesso di esprimere al massimo tutte le sue potenzialità.

In merito al doppio e mezzo indietro carpiato portato in gara a Budapest 2010 assieme a Brenda Spaziani Valentina dice: “Ho sbagliato provandoci e sono soddisfatta di questo. Le altre sono state più brave e merito alle altre”.

“Il livello è sempre più alto – conclude Valentina Marocchi – ma la piattaforma sincro è ancora aperta. Conosco i miei limiti, so che in gara non posso permettermi di sbagliare neanche un tuffo e questo un po' mi condiziona. Se solo avessi le gambe di Noemi Batki sarebbe un'altra cosa. Lei è bravissima ed ha un potenziale fisico enorme”.

Nel 2010, Valentina si è laureata in Scienze della mediazione linguistica con 110 e lode.

Cristopher Sacchin

Cristopher nasce a Bolzano il 22 Aprile 1983.

Società

C.S. Carabinieri/ Bolzano Nuoto.

Tecnico

Giorgio Cagnotto

Specialità

Trampolino 1m e 3m

Piazzamenti

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Intervista dopo il Bronzo ai Mondiali di Melbourne 2007: (“Gazzetta dello Sport”) Il bolzanino riservato non è più titubante, anzi ora «è mitico » per Michele Benedetti che si tuffa anche in America, e «fantastico» per Klaus Dibiasi.

Sacchin, e lei come si giudica? «Il mio primo pregio è la potenza, poi la determinazione».

E la forza? «In palestra ci vado apposta: i muscoli aiutano il cervello, e se stai bene fisicamente funziona anche la testa».

Come ha fatto davanti ai cinesi? «I cinesi sono tosti, ma non mi sono illuso di poterli battere, sapevo che a metà poteva cambiare tutto. Così ho tirato fuori il meglio di me, con freddezza: nei tuffi può succedere di tutto».

Da 29 anni l' Italia aspettava questo giorno? «Spero ne arrivino altre di medaglie».

Il primo pensiero? «Alla mamma».

L' ultimo dubbio? «Il tuffo conclusivo: non è quello che eseguo meglio: l' ho introdotto da poco. Mi dicevo "stai calmo"»

Da un anno è cambiato tutto per lei: perché? «Ho acquisito una mentalità nuova dopo il bronzo europeo: la fiducia è tutto in questi casi».

Perché si tuffa? «Non lo faccio per vincere, ma perché mi piace».

E sul podio mondiale come si sta? «L' emozione è indescrivibile».

E la batteria? «Vorrei essere bravo come Simon Philipps».

Il tuffo è rock? «Sì, mi piacciono i Toto e i Pink Floyd, non la roba commerciale di oggi, al massimo il progressive rock».

La moto è la sua seconda passione. «Adoro la velocità, ho una Yamaha 650».

Senza trampolino da tre metri niente Olimpiade. «Me la meriterei, non credete? Dovrei tentare la sorte, e cambiare programma e coefficienti».

Da un metro è più esplosivo? «Vado più in alto degli altri».

Brenda Spaziani

Brenda è nata a Frosinone il 2 Gennaio 1984.

Società

G.S. Fiamme Azzurre/A.S. A.E.K Roma.

Tecnico

Italo Salice

Specialità

piattaforma sincronizzata con Valentina Marocchi e piattaforma individuale

Piazzamenti

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In un articolo uscito sul “Piccolo” del 14 novembre 2009, in un’intervista, Brenda annuncia che da quest’anno seguirà la preparazione acrobatica delle categorie Young A-B e dei Master della società Trieste Tuffi ed inoltre che in futuro si pensa ad una coppia sincro 10m con Noemi Batki perché Valentina Marocchi pensa di lasciare questo sport a causa di problemi ad una spalla che non le danno tregua.

Articolo che segue la finale sincro 10m degli Europei di Budapest 2006: Non è bastato a Brenda Spaziani e alla sua compagna d’avventura Valentina Marocchi essere riuscite a incrementare il miglior punteggio della carriera: nella finale degli Europei di Budapest, tuffi sincronizzati dalla piattaforma, è arrivato un quarto posto, una “medaglia di legno” a fronte del bronzo conquistato due anni fa a Madrid. C’è da dire che, valutato il valore tecnico delle coppie rivali, questo piazzamento delle due azzurre vale senz’altro di più rispetto al podio del 2004 negli Europei spagnoli: rimane però il rammarico di una medaglia mancata per meno di due punti, un’inezia in una gara che si gioca al limite dei 300 punti. La prova della romana delle Fiamme Azzurre e della sua collega dei Carabinieri è stata quasi esemplare, tutta condotta su livelli d’eccellenza sul piano del sincronismo e in misura appena inferiore rispetto alla qualità dell’esecuzione: è mancata una frazione di punto, probabilmente determinata da una differenza nei coefficienti di difficoltà. Ma è ormai deciso che la coppia italiana cercherà di adeguare il proprio programma tecnico ai migliori standard internazionali fin dalla prossima stagione: troppo presto infatti arriverà la scadenza iridata di Melbourne, alla fine dell’annata corrente, per decidere modifiche a breve. Tanto più che in questa stagione sia l’atleta della Polizia penitenziaria che la Marocchi hanno avuto da combattere con alcuni guai fisici. Rimesse a posto le cose sotto il profilo della salute, dall’appuntamento australiano si comincerà a ragionare anche in termini di qualificazione olimpica: e poi, a partire dal 2007, Brenda e Valentina proveranno ad alzare il tiro in vista di Pechino.

Maicol Verzotto

Maicol è nato a Bressanone il 24 maggio del 1988.

Società

Bolzano Nuoto

Tecnico

Giorgio Cagnotto

Specialità

Piattaforma e Piattaforma sincro

Piazzamenti

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Da articolo della Gazzetta dello Sport, 21 Luglio 2009:

ROMA Italia-Germania, sfida all' ultimo tuffo. Poi tutti a festeggiare con un piatto di pasta. Era il 1999, la tv passava spesso questa pubblicità della Barilla, ma chi erano quei bambini protagonisti dello spot? Maicol Verzotto ricorda: «Il biondino ero io». Uno sguardo a Youtube: vero. Dieci anni dopo, il 21enne tuffatore di Bolzano ha esordito al Mondiale dalla piattaforma 10 metri, deluso ma non troppo dal ventiseiesimo posto che lo esclude dalla semifinale. «Se penso che quando ho iniziato a tuffarmi credevo ancora a Babbo Natale e per la mia prima trasferta di gara a Belluno cancellai tutti i giocattoli dalla letterina dei regali pur di andare...». Essere a Roma è stato per Verzotto il modo di riscattare la mancata qualificazione all' Olimpiade di Pechino. «Mi sono ritrovato a dare una mano al bar della piscina mentre i miei amici si preparavano ai Giochi. E' dura quando vedi che tanti sacrifici non bastano». Serviva ossigeno per ripartire, glielo dà una canzone: «Mi chiamano da una casa di produzione, mi vogliono come attore per il video dell' ultimo singolo di Raf». «Ossigeno» appunto. La canzone è un successo, va in rotazione televisiva e a Verzotto su facebook si moltiplicano le richieste d' amicizia (soprattutto delle ragazzine). Il tuffattore, però, è fedele a Lisa (anche lei nel video di Raf) e nella vita di tutti i giorni non recita: «Tornerò ad allenarmi per sei ore al giorno, poi ci sono gli esami universitari di Economia e Business».